Fulbright Italia
La borsa di Studio Fulbright esiste anche in Italia ed esiste sin dalla sua nascita.
Cosa fa la Fulbright in Italia?
La commissione Fulbright promuove gli studi degli italiani negli Stati Uniti e far venire studiosi in Italia, facendo in modo che vi possa essere un confronto, a livello di società civile, su vari temi, da quelli scientifici (in senso stretto) a quelli sociali o semplicemente letterari e culturali.
La meritocrazia alimenta tutto il processo di selezione della Fulbright: insomma, un pò bravini bisogna essere. Ed anche un po’ intraprendenti perchè se vinci la Fulbright, poi negli Stati Uniti con il volo di solo andata (per quello di ritorno, li devi chiamare e dire “torno”) ci vai veramente.
Ma è veramente così importante e prestigiosa per noi italiani?
Sì, lo è. E’ un titolo prestigioso ed importante perchè apre molte porte, non tanto e non solo in Italia, ma soprattutto in giro per il mondo. Ed apre molte porte perchè è simbolo di valori positivi.
Tante persone che hanno fatto anche parte della storia del nostro paese hanno vinto la Fulbright: bravi sì, ma anche intraprendenti perchè poi qualche anno via da tutti e tutto ciò che apparteneva loro ed al loro ambiente se lo sono fatto tutti.
Come ve lo posso dire? Avete in mente l’Erasmus? Ecco, ma molto più lontano, tanto più lontano. Non sei mesi, ma almeno un anno, anche due o tre (come la sottoscritta).
Sarà un caso che la mamma dell’Erasmus è stata anche una borsista Fulbright? (E, nelle sue stesse parole, è stata l’esperienza Fulbright a darle l’immagine di quello che avrebbe – anzi avremmo – potuto fare in Europa).
Fulbrighters conosciuti?
I tre Nobel Tullio Regge, Carlo Rubbia, e Riccardo Giacconi; Antonio Cassese, Sabino Cassese, Umberto Eco, Lamberto Dini, Marcello Pera, Gino Giugni, Gianfranco Pasquino, Lorenzo Bini Smaghi, Gianni Riotta, Giuliano Amato, Corrado Passera e Margherita Hack a cui è stata conferita la medaglia d’oro Fulbright.
Tra gli statunitensi i nobel Emilio Segre e Oliver Williamson, e poi Lorin Maazel, Joseph La Palombara, Robert Putnam, Richard Serra e Dale Chihuly.